Laboratorio di Taccuini di Viaggi di Anna Cottone
La vita di ognuno di noi è un viaggio e ogni minuto meriterebbe di essere raccontato. Si può raccontare con parole ma anche con immagini, foto, disegni, schizzi.
In questo laboratorio ci si propone di raccontare un frammento di questo viaggio in forma di Taccuino con disegni e parole, (come ci hanno mostrato i numerosi taccuini elaborati da artisti e viaggiatori stranieri di una volta),in un rimando continuo di oggetti, ambienti, figure e scrittura, affidando la sua realizzazione pittorica prevalentemente alla tecnica dello schizzo acquerellato fra tutte le tecniche la più difficile ma anche la più semplice dapraticare.
Basta, infatti, una piccola scatola di colori o di matite e un pennello per disegnare in qualsiasi posto.
Ormai da due anni, da quando ho iniziato i laboratori all’Associazione Flavio Beninati propongo un viaggio da raccontare attraverso la pratica del taccuino di settecentesca memoria.
Quest’anno il viaggio che intendo iniziare con voi è una sorta di viaggio alla ricerca del tempo di perduto di Proust, un “Viaggio nella propria infanzia”, nei luoghidove si annidano memorie di persone, oggetti, giochi, giardini, strade, feste, odori, scoperte, sconfitte.
La dimensione infantile si colloca dentro una sorta di cerchio magico la cui forza immaginativa è cosi pregnante da superare ogni realtà anche la più dolorosa e segna tutta la nostra vita.
Non c’è bisogno di essere esperti pedagogisti per raccontare la propria infanzia, perché ognuno di noi l’ha attraversata, con sguardo e passi molto più attenti di quanto un adulto supponga.
DISEGNO E RAPRESENTAZIONE DEL REALE
Ma come si può raccontare il passato attraverso il disegno, specie se di quest’ultimo non abbiamo esperienza? Sembrerebbe più facile raccontarlo con parole. Ma le parole a volte non sono sufficienti, e se non si ha pratica di scrittura, raccontare la propria infanzia non è semplice.
Spesso invece un’immagine è molto più significativa di una parola, spesso una sola immagine racchiude in se tante storie e tante parole.
Per raccontare la propria infanzia o suo frammento,attraverso il disegno e la mano che lo guida,sarà però necessario impratichirsi delle tecniche di base, bisognerà iniziare alcuni semplici esercizi di osservazione e rappresentazione della realtà, dove forma, luce e colore, soventevengono da noi guardati senza essere realmente visti.
Si ha infatti spesso della visione delle cose che ci circondano una configurazione mentale già sedimentata che non ci permette di vedere con libertà.
Si sperimenterà:
– La pratica del disegno nel suo rapporto sfondo/ figura
– La pratica dell’acquarello, la cui natura essenziale e la luce e la trasparenza
– Si daranno nozioni base sulla natura del colore e delle sue tre dimensioni.
Gli otto incontri in programma daranno solo i primi strumenti di base per iniziare a dialogare con il disegno e il colore;ma se la tecnica presuppone un lungo allenamento la composizione di un taccuino è più semplice.
LE DATE
Giovedì (18:00 – 20:00):
- Ottobre 19 e 26
- Novembre 2, 9, 16, 23 e 30
un solo mercoledì (18:00 – 20:00):
- Dicembre 6
IL TACCUINO E IL RACCONTO
Ma per arrivare all’elaborazione di un taccuino sarà necessario, oltre che il lavoro in sede (dove si privilegerà, nei primi tre incontri, esercizi tecnici), il lavoro di ricerca a casa, sia sui materiali che serviranno per la costruzione del taccuino stesso,( foto, oggetti, canzoni ecc) sia sulla pratica del disegno e dell’acquarello che ha bisogno di un appassionata sperimentazione per raggiungere un risultato appena soddisfacente.
Sarà necessario quindi assumere la veste di esploratori e recuperare alcuni degli oggetti sotto elencati:
-Da un minimo di 5 a un massimo di10 immagini della propria infanzia, sia in cui siate ritratti soli che in compagnia,(luoghi all’aperto come mare, giardino, montagna, o al chiuso come feste, casa dei nonni, la propria stanza ecc) sia immagini di luoghi in cui non appariate ma che sono stati significativi per voi (come luoghi di vacanza o scolastici, strada o quartiere in cui avete vissuto)
-Da un minimo di 5 a un massimo di 10 oggetti di memoriache potrebbero essere tra quelli qui di seguito elencati ma anche altri: – libro di favole o racconti- un brano musicale e le sue parole- una letterina natalizia ( se e stata conservata)- una pagella scolastica-1 o piu giochi ( carte, tombola, bambola, pelusch), ecc…
ecc…
Questo materiale sarà ridisegnato e impaginato su un taccuino( Fabriano Watercolor 14,8×21 da 300 gr.) con note e scritti fino a formare un breve racconto.
GLI STRUMENTI
Ogni partecipante dovrà possedere un kit di base composto da
N°1- Album con carta ruvida Fabriano da 200gr per gli studi iniziali,
N°4 – Pennelli, misto sintetico./martora o sintetici (n.1,5,12 tondo e uno piatto n 10).
N°1 – Astuccio di acquarellida 12 di media qualità (Maimeri o Winson& Newton).
N°1-TaccuinoFabriano Watercolor 14,8×21 da 300( per il Diario finale)
ANNA COTTONE
Nata a Palermo, architetto/designer é stata professoressa di Disegno Industriale nella Facoltà di Architettura di Palermo fino al 2010.
Ha sempre viaggiato disegnando e scrivendo, privilegiando la conoscenza lenta dei luoghi, mediante la realizzazione di piccoli Carnet di Viaggio di settecentesca memoria. (Isole del Mediterraneo, Grecia, Danimarca, Messico, Egitto, Venezuela, India, Nepal, Marocco, Indonesia).
Nel 2012 aderisce al movimento internazionale degli Urban Sketchers condividendo i suoi disegni nei social network e partecipando a incontri ed eventi ( Palermo, Catania, Acireale, Trapani, Ferrara, Mestre, Cuneo, Clemont- Ferrant).
Dal 2013 promuove la formazione del gruppo palermitano degli Urban Sketchers, organizzando incontri mensili (Sketch Crawl) nei luoghi urbani di Palermo.
Dal 2014 espone i suoi taccuini in mostre personali e collettive a Palermo (Museo Riso, Libreria del mare, Villa Niscemi, Eco- Museo del mare, Orto botanico di Palermo, liber), Ferrara (Palazzo della Rocchetta), Cuneo (Fondazione Peano), Mestre (Fondazione Candiani).
Dal 2015 conduce Laboratori di disegno sul tema del taccuino di viaggio (Orto Botanico di Palermo, Associazione Flavio Beninati, Nautoscopio, Isola di Levanzo).
Nel 2016 partecipa a “Una marina di Libri”
Nel Novembre 2016 partecipa, su invito, al Festival di Carnet di Viaggio di Clermont Ferrant in Francia.