I MIEI GIARDINI. Laboratorio di Acquerello

LABORATORIO

LABORATORIO di 18 ore complessive:
‘I MIEI GIARDINI’
Un viaggio nella natura tra spazi dell’anima e spazi del vissuto.

Il laboratorio aperto a chi già ha una base minima di tecnica di disegno, intende intraprendere un percorso tra immaginario e realtà dove centrale risulta il tema della natura e degli spazi che la definiscono, desiderati o vissuti, di grande o piccole dimensioni, che possono comprenderegiardini pubblici o privati, urbani o di campagna, oanche solo terrazzi, verande, balconi, angoli di casa.

Il tema della natura e della sua cura oggi si muove su due piani entrambi significativi:

• il primo sulla necessità di bellezza e armonia insita negli esseri umani che si appaga nel rapporto con la natura,
• l’altro sul pianodella sostenibilità ambientale,(senza le piante nate molto prima di noi il genere umano non esisterebbe).

S’intende riflettere attraverso la rappresentazione di piante, fiori,persone e cose e degli spazi che li contengono il rapporto che abbiamo con la natura e il suo immaginario.

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PROGRAMMA

Il laboratorio di tre ore a incontro per un totale di 18 ore, intende arrivare alla configurazione di un racconto disegnato,accompagnato anche da scritte.
Tale viaggio si configura attraverso due tappe dei luoghi che andremo a indagare tramite la tecnica del disegno e del colore sia esso acquarello, matita o anche collages

• 1^ tappa – Giardino d’infanzia
  Descrivere con parole, disegni, colori o anche carte e stoffe (con l’aiuto di foto o anche solo di ricordi), lo spazio del giardino in cui si giocava, definendone i contorni e individuando le piante, le cose e le persone.
  In questa fase un interessante suggerimento e cercare collegamenti anche con quegli spazi della natura come boschi o giardini incontrati nelle lettura delle favole e che ci hanno fatto fantasticare da bambini
  
• 2^ tappa – Giardini del quotidiano
  Descrivere con disegni, colori o anche carte e stoffe il giardino, o lo spazio di natura con cui oggi ci relazioniamo sia esso giardino, veranda o balcone.

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METODI E PROCESSI

Prima d’iniziare il percorso verranno mostrati elaborati grafici legati al tema del giardino e non solo e si leggeranno brani da favole e racconti dove gli spazi della natura, sia esso, bosco, giardino o altro, ha un ruolo significativo.
Durante il laboratorio verranno spiegate alcune tecniche di rappresentazione siano esse matite, carboncini, acquarello, collages.

Per affrontare tale viaggio i partecipanti si dovranno atrezzare con narrazioni e immagini di luoghi, piante, alberi, persone e cose che hanno abitato e abitano i propri spazi di verde.

Nei primi due incontri, s’utilizzerà un album di schizzi in cui disegnare, appuntare e incollare, foto e materiali, abbozzandone uno“storytelling”che, come ormai noto, è una forma di comunicazione dalle origini antiche chenasce dall’arte della narrazione, dal racconto prima orale poi in forma scritta e disegnata che da millenni l’uomo utilizza per tramandare storie, memorie, conoscenze e tradizioni.

Negli altri quattro incontri si si metterà a punto il taccuino di formato 21×180 ( 6 fogli di formato A4) in cui narrare il viaggio nella natura che si è intrapreso.

PS:
Fin dal primo incontro il giorno 8 novembre alle 17,30 i partecipanti al corso dovranno portare il materiale indicato più sotto onde iniziare a riflettere sul percorso da intraprendere e sulle tecniche da utilizzare.
I lavoro collettivo intrapreso nel laboratorio sarà approfondito con più concentrazione a casa.

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MATERIALI

• N. 1 Album da schizzi, e 1 album ruvido da 300 gr.A4- Fabriano
• Matita HB, Gomma e temperamatite
• Pennelli per acquarelli n.2,5,12
• Pallette di colori per acquarelli ( minimo 12) marca Winsor& Newton / o DalerRowney
• Matite colorate
• Carte colorate e stoffe, ritagli di giornali.
• Foto personali

“I miei giardini” è il tema che svilupperò quest’anno a Novembre nel laboratorio di Taccuini di viaggio, acquarelli e tecniche miste presso l’ Associazione Flavio Beninati . Ogni giardino in cui si è vissuti è uno spazio mentale che identifica il nostro rapporto con la natura dove l’infanzia gioca un ruolo centrale